Se si è intenzionati ad acquistare un capo fatto a mano, è possibile riscontrare delle piccole
imperfezioni, ma nella produzione artigianale, il “difetto” è proprio l’elemento caratterizzante che ne contraddistingue l’unicità. Indossare un capo handmade è infatti sinonimo di unicità, creatività e raffinatezza, perché chi produce un capo fatto a mano, nella maggior parte dei casi, ha sempre un occhio di riguardo per la qualità del filato.
In un capo d’abbigliamento sono da preferire filati di media/alta qualità e possibilmente naturali al 100%; i filati sintetici, invece, sono più indicati per le borse o gli oggetti per la casa. Un vestito di buona qualità durerà di più nel tempo e sarà resistente anche ai lavaggi frequenti, dettaglio da non sottovalutare.
Se parliamo di prezzo, per molti è una vera e propria incognita, ma non dev’essere mai troppo e mai troppo poco. In primis, sfatiamo il mito secondo il quale un oggetto prodotto artigianalmente costi poco, perché non è così -o per lo meno non dovrebbe essere-. Un prodotto fatto a mano costa più di un prodotto industriale. Le motivazioni sono tante: i materiali selezionati, il tempo richiesto per la realizzazione del campione e del prodotto finale, la cura dei dettagli e l’unicità che diventa un valore aggiunto.
Un altro fattore determinante nella qualità è la cura dei dettagli: è importante che le
cuciture siano omogenee da entrambi i lati. Ad esempio, un punto camuffato con cuciture che durante la lavorazione è stato saltato non rende giustizia alla qualità.
L’aggiunta di etichette in tessuto cucite sul retro, e rivolte verso l’interno con le istruzione per la cura sono il dettaglio che fa la differenza. Un capo realizzato a maglia o uncinetto richiede un’attenzione particolare nel lavaggio e l’asciugatura e nessuno vuole ritrovarsi, per mancanza di istruzioni, con il prodotto ridotto di 5 taglie dopo il lavaggio.
Questo piccolo accorgimento è un essenziale tocco di professionalità, quindi fatte attenzione sia quando acquistate che quando vendete.
Se l’etichetta non ci fosse è importante sapere che…
Quando arriverà il momento di lavare un abito lavorato a maglia, ricordare di non metterlo in lavatrice ma di lavarlo a mano e con acqua fredda. Una volta lavato e risciacquato va fatto sgocciolare, anche per un’intera giornata, dopodiché può essere adagiato in orizzontale su uno stendibiancheria, avendo l’accortezza di adagiare prima un panno di cotone. Quando il panno avrà assorbito l’acqua in eccedenza, lo si toglie e si lascia asciugare l’abito da solo, sempre in orizzontale.
Una volta asciutto, è possibile stirarlo ma avendo sempre la prontezza di allontanare il ferro da stiro, perché non deve entrare in contatto diretto con le fibre; il vapore che uscirà dal ferro eliminerà le eventuali pieghe e renderà l’abito morbidissimo.